Una Banca del Tempo in dettaglioCosa sia una Banca del tempo, non è ancora molto chiaro per molte persone ecco alcuni dettagli |
La nuova economia
Se è vero che il tempo è denaro, allora serve una banca per prestarlo, scambiarlo e depositarlo. Non si tratta di un’invenzione fantascientifica, ma di un fenomeno che ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi anni. Le banche del tempo sono “istituti di credito” molto particolari, disciplinati in Italia dalla legge 53 del 2000 (dedicata proprio al coordinamento dei tempi delle città).In un mondo sempre più frenetico e oneroso, questi enti assolvono un duplice compito: permettere l’incontro tra domanda e offerta di tempo libero, e favorire nei bisogni dei cittadini e anche la socializzazione. Ogni socio mette a disposizione le proprie competenze per chiunque ne abbia bisogno. Non bisogna essere dei docenti qualificati o dei professionisti, basta avere conoscenze pratiche e del tempo libero a disposizione. Così c’è chi insegna inglese, chi si mette a disposizione per piccoli lavoretti domestici, chi dà lezioni di tango e chi spiega ai più anziani come funzionano computer e nuove tecnologie. Si organizzano corsi di uso computer, cucina, musica, giardinaggio e altre iniziative gratuite. Ogni ora dedicata a queste attività, viene “depositata” nella banca del tempo e genera un credito di pari valori. Così si possono richiedere in cambio servizi da babysitter a giardiniere e altro ancora. Un vero e proprio scambio asincrono di servizi in cui il tempo è l’unica moneta accettata e riconosciuta, a prescindere dal prezzo di mercato delle prestazioni in questione. Un’ora da pelapatate? Vale esattamente quanto sessanta minuti da insegnante di lingua straniera, pulizie di casa, massaggi, assistenza anziani, accudimento e consiglio animali da appartamento, sbrigare delle pratiche e altro ancora possa esser di aiuto.